Una tra le barche museo ancora galleggiante costruita nel 1926 interamente di legno, pezzo storico dell' arte marinara, il nostro obiettivo è tramandare nel tempo l' arte di costruire in legno, gli artigiani capaci di lavorare il legno ormai sono sempre meno, di giovani capaci ce ne sono molti, vanno guidati, ci vuole pazienza ma è importante credere nei giovani, il futuro del nostro paese, istruire e informare per tramandare la cultura marinara veneziana.
One of the boats still floating museum built in 1926 entirely of wood, piece of old 'maritime art, our goal is to pass the time in the' art of building with wood, the craftsmen able to work with wood are now fewer and fewer young there are many capable, be driven, it takes patience but it is important to believe in the young, the future of our country, educate and inform to pass on the maritime culture of Venice.
A chi interessa il testo seguente è una buona lettura “Trabaccoli e pieleghi nella marineria tradizionale dell’Adriatico” di Mario Marzari;
RispondiElimina1988 editore Mursia di Milano.
Il primo trabaccolo trasformato in yacht è stato nel 1929 il “Daniza” per conto della regina della Jugoslavia Maria Karagjogjevic (l’ex “Orifiamma” del 1911).
RispondiEliminaChissà che fine ha fatto il “Marin Faliero” (1899), che stazionava a Monfalcone; oppure il “Giovanni Pascoli” (1936) che galleggiava alla "Sacchetta" di Trieste !?